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Modica, la perla della provincia di Ragusa



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Modica è considerata da molti la perla della provincia di Ragusa. La visita della meravigliosa città nel sud della Sicilia ha inizio dalla Piazza Municipio, centro della vita istituzionale e cuore di Modica. Chiusa da notevoli edifici ottocenteschi, è caratterizzata dall'incombente presenza della rupe del Castello, con la torre dell'orologio. Sulla destra, l'ex Convento di San Domenico, sede del Palazzo di Città, ha un chiostro che ha subito vari rimaneggiamenti in epoche diverse; rimangono i poderosi pilastri e gli archi a tutto sesto. L'ingresso è nella piazzetta laterale, ricca di palme, sulla quale si affaccia anche l'omonima chiesa.

Fronteggiano la piazzetta di Modica i portici detti Ponti Pulera. Ripreso il Corso Umberto, si vede, sulla sinistra, l'ex Monastero delle Benedettine, dal 1866 sede del Tribunale. Dietro la quinta di edifici che lo fiancheggiano, il quartiere Cartellone, abitato dagli Ebrei fino al 1474. Di fronte al Tribunale, troviamo sulla destra Palazzo Grimaldi, sede dei corsi universitari, e dietro via Grimaldi, suggestiva stradina che conserva con le antiche basole di calcare il sapore di un passato appena scalfito dai rumori del vicino Corso Umberto. Archi e ponticelli guidano ad un piccolo slargo, che riserva una preziosa sorpresa.

Arriviamo quindi a San Nicolò Inferiore, chiesa rupestre del centro storico di Modica, scoperta nel 1987. Conserva un ciclo di pitture tardo-bizantine e normanne (sec. XIII-XIV) con un bellissimo Cristo Pantocratore a figura intera, attorniato dalla Vergine e da alcuni Santi (con certezza S. Pietro, e, con alcuni dubbi, S. Vito e S. Antonio; inoltre S. Michele Arcangelo, S. Giacomo ed un altro Santo che forse è S. Eligio).

San Pietro è il duomo della città bassa di Modica. Edificato verso la metà del secolo XIV, fu parzialmente danneggiato dal terremoto del 1613. Subito ricostruito, grazie alle offerte dei fedeli, venne completamente distrutto dal terremoto del 1693. Il prospetto tardo-barocco, al sommo di una scalinata scandita dalle statue degli apostoli, è arricchito da altre statue e da una balconata che chiude il primo ordine. Interno a tre navate. In un altare nella cappella di destra, una Madonna di Trapani, copia in marmo da Francesco Laurana. In una nicchia della navata destra, il gruppo ligneo di S. Pietro e il paralitico (1893), del palermitano Benedetto Civiletti.

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