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Le fortezze di Caltanissetta e il Castello di Mussomeli



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Tra le 200 fortezze della Sicilia è senza dubbio al Castello di Mussomeli vicino a Caltanissetta che spetta la palma della più inaccessibile e inespugnabile.

Il Castello di Mussomeli


Capolavoro d'architettura militare del XIV e XV secolo, il Castello di Mussomeli fu fatto erigere da Manfredi III Chiaramonte, uno dei quattro vicari che governarono l'isola durante il regno della regina Maria nel 1370. Ubicato a circa 2 km. dal centro abitato, disposto a quote diverse fino a toccare i 780 metri, sembra creare un tutt'uno con la rupe calcarea che s'innalza isolata nella campagna di Caltanissetta, provincia disseminata di castelli.

Il Castello di Mussomeli è delimitato da un muro di cinta irregolare che sfrutta al meglio ogni possibile appoggio offerto dai costoni rocciosi; in tal modo la parte costruita dall'uomo si fonde con quella creata dalla natura. Ricca di decorazioni appare la facciata esterna del castello con il portale e le finestre dagli ornamenti gotici. Ma anche la visione dell'interno, a cui si accede da una porta ad arco ogivale, lascia senza fiato. Meritano di essere visitate le sale dalle alte volte a crociera, la Sala dei Baroni, caratterizzata dai pregevoli portali in puro stile chiaramontano e da due finestre bifore, la Prigione della Morte dove i condannati venivano calati attraverso una botola e uccisi per annegamento e la cappella dove è conservata la statua della Madonna della catena, a cui i carcerati si rivolgevano per implorare la grazia. Infine una peculiarità costruttiva del castello di Mussomeli: è ricco di ambienti triangolari che servono da raccordo tra le sale di ogni lato del poligono con le scale successive.

Il Castello di Falconara


Il Castello di Falconara (Gela) in origine era una torre concessa nel 1362 ai Santapau di Butera che passò poi ai principi Branciforti, diventando l'odierno castello di Falconara. In seguito, soprattutto negli ultimi due secoli, fu oggetto di interventi volti a ingrandirlo e abbellirlo fino a trasformarlo in un complesso castrense turrito e merlato. Nei primi dell'800 il castello entrò in possesso del conte tedesco Giorgio Wilding il quale, colpito dalla bellezza del luogo, aggiunse alla struttura un'intera ala, con un grande salone ed un bel terrazzo a picco sul mare. Successivamente, passata la proprietà ai Chiaramonte-Bordonaro, fu costruita una nuova ala e tutto il complesso fu adattato divenendo una moderna e lussuosa dimora, arricchita da quadri, mobili antichi, ceramiche pregiate, trofei di caccia che fanno bella mostra di sé in grandi saloni, piccole stanze e corridoi, regalando così ai fortunati visitatori il fascino misterioso e un po' esotico della vita nobiliare di una volta.

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