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Cosa vedere e dove dormire a Scicli in provincia di Ragusa



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La città barocca di Scicli, in provincia di Ragusa, è uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia. Set della fiction Il commissario Montalbano, offre anche una serie di feste della tradizione locale che ogni anno sono molto apprezzate dai turisti per una vacanza di cultura oltre che di spiagge e mare.

Una pagina molto importante del folklore siciliano è data dalla festa della Madonna a Cavallo di Scicli, unica in tutto il mondo: Suscitò l’attenzione di illustri personaggi, quali Elio Vittorini e Vincenzo Consolo, che osservandola ne rimasero colpiti. La festa, che in passato era celebrata il sabato precedente la domenica di passione, da alcuni anni viene rappresentata l’ultima domenica di maggio.

Secondo la tradizione, nel mese di marzo nel 1091, le truppe cristiane , guidate dal gran Conte Ruggero D’Altavilla, detto il Normanno, si scontrarono con le truppe saracene, capitanate dall’Emiro turco Belcane, lungo la marina di Donnalucata in territorio sciclitano. I Saraceni approdarono lungo la costa di Micenci per riscuotere il tributo annuo e per far si che Scicli, terra florida e dotata di un’ottima posizione strategica per gli scambi commerciali, si sottomettesse alla legge del Corano. Gli sciclitani, stanchi di pagare un tributo non dovuto, richiesero l’aiuto dei cavalieri del Conte Ruggero D’Altavilla che accorsero dalla vicina Modica. La battaglia fu cruenta, ma proprio quando le truppe di Scicli stavano per essere sopraffatte dai Saraceni apparve in loro aiuto la Vergine su un grande destriero, vestita di bianco, con la mano destra armata di spada e circondata di bagliore. I Saraceni spaventati scapparono, inseguiti dai cavalieri sciclitani, mentre un angelo cantava un inno di ringraziamento alla Vergine per il miracolo della giornata. Il miracolo della Vergine guerriera venne anche riconosciuto dalla Chiesa tramite la promulgazione di un decreto da parte di Clemente XII nel 1736.

La festa delle Milizie di Scicli presenta tutte le caratteristiche della sacra rappresentazione: il Male, rappresentato da Belcane e dagli infedeli, che cerca di prevalere sul Bene, rappresentato da Ruggero e dai Cristiani, fino a quando non interviene la Divinità. Vari copioni sono stati redatti su tale Festa, uno dei più significativi è quello del 1933 di Giuseppe Pacetto Vanesia, che attualmente viene rappresentato.


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