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Gela e le sue testimonianze antiche.



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Già nel II millennio a.C. insediamento siculo-sicano, Gela è una delle città più antiche della Sicilia, l'itinerario ideale per scoprire la storia dell'isola. Le prime vicende storiche di rilievo iniziano nel 688 a.C. quando la città fu colonizzata dai Greci di Rodi e Creta provenienti da Siracusa. Nel 405 a.C. i Cartaginesi distrussero Gela che fu ricostruita nel 383 per poi essere nuovamente rasa al suolo nel 282.cDopo la prima guerra punica, il territorio gelose cadde sotto il dominio di Roma prima e dei Bizantini dopo. Solo nel 1230 Gela fu ricostruita e risorse grazie alla volontà di Federico II di Svevia che la chiamò Terranova. In questi luoghi morì, nel 465, il grande Eschilo.

Da visitare lo splendido museo archeologico di Gela, la Torre di Manfria del 1554, la Chiesa Madre della seconda metà del XVIII secolo che presenta una interessante navata barocca e conserva le pale del Tresca e del Vaccaio, la Chiesa di S. Francesco (XV sec.) con un bellissimo soffitto ligneo, la Chiesa di Sant'Agostino, di San Giuseppe, del Carmine, dei Padri Cappuccini, di San Nicola che conserva una splendida statua lignea del Bagnasco ed il Castelluccio, costruzione trecentesca.

Gela è ricchissima inoltre di testimonianze archeologiche in ottimo stato di conservazione come l'Acropoli di Molino a Vento con case e botteghe del IV secolo a.C., il Capo Soprano che comprende le mura della città ricostruita da Timolente nel 338 a.C. e che rappresenta una delle più importanti testimonianze della cultura greca in Sicilia, un complesso di bagni pubblici datato tra il 300 ed il 280 a.C. unico in Italia per l'interessante impianto di riscaldamento. Tali bellezze sono purtroppo offuscate dalla presenza di moderne strutture petrolchimiche che si estendono a ridosso degli scavi.

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